La nostra identità

Anghir

CHI È ANGHIR

Anghir srl nasce all'inizio del 2012 con la missione di porre le proprie competenze al servizio delle Piccole e Medie Imprese del Friuli Venezia Giulia.
Siamo un team di professionisti d'azienda con esperienza pluriennale in diversi ambiti disciplinari.

Alessandro Bacci

Classe 1967. Dopo gli studi classici si è laureato in Scienze Economiche e Bancarie all'Università degli Studi di Udine. Per più di vent'anni ha vissuto attivamente i profondi cambiamenti del sistema bancario italiano e per circa dieci dei quali come dirigente di uno tra i principali istituti di credito. Si è prevalentemente occupato di organizzazione, riorganizzazione e progetti di cambiamento in strutture organizzative anche complesse. Nel 2012 ha fondato Anghir. E' certificato PMI-PBA - Professional in Business Analysis dal Project Management Institute.

Francesco Dalle Molle

Classe 1968. Ha studiato presso l'Università Cattolica di Milano e presso la Law School dell'Università Edimburgo, specializzandosi in Diritto del lavoro, Organizzazione e Relazioni Industriali. Ha operato come dirigente in Italia ed all'estero. Da oltre 15 anni è Presidente e Managing Partner di Pragma, Società di HeadHunting fondata nel 1984. Dal 2015 è anche Partner di Anghir.

PERCHÉ ANGHIR

Anghîr
Termine friulano

Pertica lunga; asta di circa due metri. La prima era armata nella parte più grossa con uno spuntone di ferro ed usata dai chiattaioli per sostenere e dirigere la chiatta. La seconda, dotata di uno spuntone ed uncino, serviva ai conduttori di legname sciolto, fluitante sui fiumi o torrenti.

L'anghîr era uno degli strumenti di lavoro del menàu, boscaiolo specializzato nel trasporto dei tronchi lungo il torrente.

Abbiamo pensato che l'idea di un timone, di uno strumento che in qualche modo guida o aiuta a dare una direzione, per una barca su di un fiume o per accompagnare i tronchi nella loro discesa, sia molto affine al nostro modo di interpretare la consulenza.

Un richiamo alla tradizione degli antichi mestieri reinterpretata con una chiave di lettura attuale, volutamente focalizzata sulla dimensione del “fare”, della pragmaticità e della concretezza.